Evitare la collisione fra due diritti: come dare valore a crediti formativi nei percorsi per adulti
di Maria Grazia Accorsi
Nell’ambito dei percorsi di istruzione degli adulti, sia del 1° livello erogati dai CPIA che di 2° livello (gli ex corsi ‘serali’ per il conseguimento di diplomi degli Istituti secondari superiori), debbono essere riconosciuti crediti in corrispondenza di saperi già posseduti dalle persone che entrano nei percorsi.
La questione è rilevante, ma per lo più irrisolta, come risulta dalle numerose esperienze empiriche esaminate, perché spesso vengono messi in conflitto due diritti: il diritto al credito e il diritto ad un apprendimento efficace.
Per comprendere questa proposizione -che appare probabilmente oscura- procederemo, pur nella brevità della dimensione di questo articolo, dapprima condividendo nozioni chiave per soffermarci poi su pratiche a nostro avviso non corrette, nonostante la loro preponderante diffusione,in merito all’organizzazione di percorsi che possano recepire crediti,e proporre poi modelli ‘positivi’, proprio perché risolvono la apparente antinomia e l’alternativa fra due diritti.