Autonomia scolastica e rendicontazione sociale
di Gian Carlo Sacchi
Un primo tentativo di andare oltre il centralismo burocratico è stato quello di attivare la partecipazione di famiglie, studenti e società civile alla gestione della scuola, valorizzando la ricerca didattica, la sperimentazione e la formazione dei docenti.
La Costituzione garantisce a tutti i cittadini il diritto all’istruzione, ma la scuola è vista come comunità educante, con il coinvolgimento di tutte le componenti interne e territoriali.
L’entrata in funzione delle Regioni a statuto ordinario ha impresso una spinta verso il decentramento delle competenze dallo Stato agli enti territoriali fino ad arrivare a sancire l’autonomia scolastica e la programmazione dei servizi formativi venne affidata alle nuove istituzioni.